martedì 2 giugno 2015

Rapporto sulla lettura

Questo, è più importante del corsivo.
La valutazione è stata fatta con la reiterata lettura, dal 25 al 28 maggio, (con lunghezza crescente del brano letto) della stessa pagina del libro di lettura, preparata a scuola e a casa per tre giorni consecutivi (stampato minuscolo). Infine, è stata fatta una prova di lettura a prima vista (stampato maiuscolo). Durante la lettura in classe è stato valutato anche l'eventuale deficit di attenzione.
La valutazione è stata stretta, perché la lettura è una capacità strategica. Si è dunque tenuto conto di errori, inceppamenti, balbettii o sillabazioni, ripetizioni, omissioni, salti di riga. Per i buoni lettori, dopo la prima performance, intesa (da loro) come gara di velocità, si è richiesto il rispetto delle pause.
Questi i risultati:
C'è un'area di disagio piuttosto vasta che solo in parte si spiega col fatto che non sempre si è riusciti a lavorare in un clima didattico perfetto. A questo problema, che è di tutti, si associano le caratteristiche individuali, vediamole:

  • alunno con maturazione inadeguata per il quale si era posto l'obiettivo minimo della scolarizzazione [raggiunto]
  • alunno straniero per il quale si era posto l'obiettivo minimo dell'apprendimento della lingua [raggiunto]
  • alunno di famiglia straniera con frequenza irregolare per cause di salute
  • alunno con probabili problemi di logica, attenzione e concentrazione
  • alunno con deficit d'attenzione e stile di lavoro discontinuo e sciatto
  • alunno con stile di lavoro discontinuo e sciatto + frequenza irregolare
  • alunno con personalità volitiva, con pregi e difetti del caso
Come si vede, la casistica, che riguarda 4 maschi e 3 femmine non sembrerebbe riconducibile a un fattore unificante.

Ma a ben vedere, per almeno 3 dei 4 insiemi, un fattore comune c'è.
Come si vede, per 5 dei sette alunni c'è un problema di tempo, perduto per malattia, proficuamente utilizzato su un altro obiettivo, sprecato.
Il corso di recupero che faremo a scuola dal 15 al 26 giugno (orario: 9 - 12) serve appunto per rimborsare del tempo perduto chi è stato malato e chi aveva altri compiti da assolvere. Nel piccolo gruppo, che risponde meglio ai bisogni individuali, insegneremo anche agli altri a non sprecarlo.

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