lunedì 6 febbraio 2017

GENNAIO

17 gennaio S. Antonio abate
Il ciclo di macellazione del maiale


In quasi tutta l'Europa gli inverni sono molto lunghi e freddi.
In inverno la campagna produce molto poco e nei tempi antichi non esistevano né surgelati, né cibi in scatola, né mezzi di trasporto veloci per andare a prendere vettovaglie in luoghi più favorevoli. Ci si deve accontentare di quel che c'è.
Anche le galline, in pieno inverno, smettono di fare uova e non si possono macellare le mucche per non restare senza latte, burro, formaggio.
Certo, le foreste europee, soprattutto in quei tempi erano ricche di selvaggina: lepri, cinghiali, caprioli, beccacce...
I nobili potevano cacciare, era un loro privilegio. Anche i contadini, quando erano proprio disperati, ci provavano, ma a loro rischio e pericolo: le terre erano dei nobili e per chi ci cacciava di frodo la pena era una sola.



A salvare i contadini dalla fame ci pensarono i maiali. La carne di maiale può essere consumata fresca, o conservata sotto sale (prosciutti, salsicce, salami).
Però c'era un problema, la carne di maiale, quando non fa molto freddo, va facilmente a male e mangiarla può diventare pericoloso.


Le temperature invernali in Europa. In verde: molto freddo; in grigio: freddo.
Sotto la riga rossa il clima è più temperato, cioè meno freddo.
Mangiare la carne di maiale in questi climi più caldi è pericoloso, infatti le religioni che si sono diffuse in queste zone (Ebraismo, Islam) lo proibiscono.



Dunque il periodo in cui si poteva macellare il maiale e cibarsi delle sue carni era, in quei tempi in cui non esistevano i frigoriferi, molto breve. Tre mesi circa, da dicembre a febbraio.
I contadini erano analfabeti, per cui non potevano segnarsi le date di inizio e di fine del ciclo di macellazione.
Erano analfabeti, ma molto religiosi e conoscevano bene le immagini sacre dipinte sui muri delle chiese.
E siccome la povera bestia, per essere macellata, veniva appesa a X, ecco che a loro faceva venire in mente San Andrea che, secondo la leggenda era stato martirizzato in modo simile.






Il giorno di S. Andrea cade il 30 novembre, giorno che va benissimo per cominciare la macellazione.
Per il giorno in cui finirla, andava benissimo S. Antonio abate, sempre rappresentato con un porcellino a suo fianco. Finire la macellazione nel giorno del santo amico dei maiali sembrava proprio giusto. E anche la data, 17 gennaio, andava bene. Quel giorno si smetteva di macellare e la carne rimasta veniva consumata fino a Carnevale.

 Secondo la leggenda S. Antonio abate visse a lungo nel deserto e qui fu tormentato dalle tentazioni del demonio.

L'anno scorso abbiamo imparato una canzone popolare che ricorda le Tentazioni di S. Antonio.



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