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NOMI
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PRONOMI
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AGG.
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ART.
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PREP.
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VERBO
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URSULA |
X
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SI |
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X
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IMPOSE |
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X
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PER |
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X
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LA |
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X
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PRIMA |
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X
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VOLTA |
X
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ALLA |
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X
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MIA |
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|
X
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ATTENZIONE |
X
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SULL' |
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X
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AUTOBUS |
X
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IO |
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X
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AVEVO
OCCUPATO |
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X
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UN |
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X
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SEDILE |
X
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SUL |
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X
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FONDO |
X
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[MENTRE] |
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congiunzione
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URSULA |
X
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[E] |
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congiunzione
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IL |
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X
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SUO |
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|
X
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COMPAGNO |
X
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ERANO SEDUTI |
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|
x
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[DAVANTI] |
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avverbio
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[NON] |
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avverbio
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FOSSE STATO |
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|
X
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PER |
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X
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LA |
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X
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SUA |
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|
X
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VOCE |
X
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MELODIOSA |
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X
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[FORSE, NON] |
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avverbi
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MI |
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X
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SAREI
ACCORTO |
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X
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DI |
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X
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LEI |
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X
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CERCANDO |
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X
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CON
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X
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GLI |
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X
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OCCHI |
X
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LA |
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X
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FRONTE |
X
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DI |
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|
X
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[QUELLA] |
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|
X
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MUSICA |
X
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SOAVE |
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|
X
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SCORSI |
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|
X
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IL |
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|
X
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PROFILO |
X
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DI |
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|
X
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URSULA |
X
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lunedì 26 febbraio 2018
SIMULAZIONE VERIFICA DEL 5 MARZO
martedì 20 febbraio 2018
GRAMMATICA 2
5 gli aggettivi
possessivi sono pochi e si sanno a memoria.
MASCHILE FEMMINILE MASCHILE FEMMINILE
SINGOLAREMIO
TUO
SUOMIA
TUA
SUANOSTRO
VOSTRO
LORONOSTRA
VOSTRA
LORO
PLURALEMIEI
TUOI
SUOIMIE
TUE
SUENOSTRI
VOSTRI
LORONOSTRE
VOSTRE
LORO
6 gli aggettivi
qualificativi sono tantissimi. Sono quelli che rendono cose,
persone e animali diversi tra loro.
una mela
verde una mela rossa
un
uomo magro un uomo grasso
un
animale domestico un animale selvaggio
7 i nomi
indicano una cosa, una persona o un animale.
I nomi di animale
e di persona non lasciano dubbi.
cane gatto bradipo ornitorinco
avvocato casalinga ladro studente
Anche i nomi
concreti di cosa sono immediati.
baffi calzino trattore fischio
Qualche sforzo in
più bisogna farlo per i nomi astratti che indicano cose
ideali.
libertà giustizia antipatia uguaglianza
8 per ora devi saper riconoscere solo i pronomi personali.
8 per ora devi saper riconoscere solo i pronomi personali.
IO
TU
EGLI, LEI, LUINOI
VOI
ESSI, LORO
9 i verbi sono
coniugati quindi
hanno:
- un modo, mangiare, mangiando, mangiano,...
- un tempo, mangio mangiavo, mangerò, mangiai, …
- una persona, io mangiavo, tu mangiavi...
i
verbi hanno una coniugazione:
I
are
II
ere
III
ire
ESSERE
e AVERE hanno una coniugazione propria.
GRAMMATICA 1
REGOLE
PER RIDURRE GLI ERRORI DI ANALISI GRAMMATICALE
1
gli articoli si sanno a memoria e non si possono sbagliare.
DETERMINATIVI
-
m.f.Sing.
IL LO
LA
Plur.
I GLI
LE
INDETERMINATIVI
-
m.
UN UNO
f.
UNA
2
anche le preposizioni semplici si sanno a memoria e non si possono
sbagliare.
DI |
A |
DA |
IN |
CON |
SU |
PER |
TRA |
FRA |
3
utilizzando disperatamente i neuroni a vostra disposizione potete
ricavare le preposizioni articolate.
-
Il
del
lo
dello
DI
la
della
i
dei
gli
degli
le
delle
-
Il
al
lo
allo
A
la
alla
i
ai
gli
agli
le
alle
-
Il
dal
lo
dallo
DA
la
dalla
i
dai
gli
dagli
le
dalle
-
Il
nel
lo
nello
IN
la
nella
i
nei
gli
negli
le
nelle
4
Dopo l'articolo o la preposizione articolata c'è sempre un nome.
una casa
nel bosco
ART.
NOME PREP.
NOME
4.1Il
nome può essere preceduto
o seguito
da uno o più aggettivi.
Le
nostre bambine
le
bambine buone
le
belle bambine
bionde
4.2 Pertanto, dopo
l'articolo o la preposizione articolata bisogna ragionare
e distinguere il nome dall'aggettivo.
venerdì 16 febbraio 2018
buona società (dettato)
Al
colonnello Tredenari era sfuggito un rumore vergognoso. La contessina
Alberici, che gli era seduta accanto, si fece pallida, anzi verdastra
e accennò a un deliquio.
Ma
la padrona di casa, l'anziana duchessa Malamorte, che era stata
crocerossina durante la grande epidemia di morbillo, non si perse
d'animo.
«C'è
odore di chiuso qua dentro! - disse, alzandosi per aprire la grande
finestra che dava sul giardino. Poi aggiunse – un'altra tazza di
tè, colonnello?»
Ma
l'interpellato non rispose. Si era fatto paonazzo, stringeva i denti
e aveva la fronte imperlata di sudore. Non stava bene.
«Meglio
non farlo parlare.» Osservò il vescovo Simeone.
«Potrebbe
esplodere...» aggiunse l'avvocato Marelli.
Fu
profetico, infatti, proprio in quel momento il colonnello trasalì,
boccheggiò ed esplose in un virulento starnuto.
La
dentiera del vigoroso soldato attraversò la sala, si infilò nel
vano della finestra e si immerse nella vasca dei pesci rossi del
giardino.
C'era
un po' di imbarazzo.
«Troppi
immigrati in giro per le strade!» Bofonchiò il colonnello.
Subito
l'atmosfera si rasserenò e mormorii d'approvazione si levarono nel
salotto. La duchessa fece servire i salatini.
venerdì 2 febbraio 2018
ANALISI GRAMMATICALE E LOGICA
ANALISI
GRAMMATICALE VERBI NOMI ARTICOLI PREPOSIZIONI AGGETTIVI |
Per
conquistare la
città di
Troia, i
Greci ricorsero
al trucco
del cavallo
di legno.
L'assedio
alla città
del re
Priamo durava
da molti
anni.
Tanto
tempo prima, infatti, il
figlio del
re, Paride,
aveva rapito la
bellissima Elena,moglie
del re
greco Menelao.
Gli
altri re
delle città
della Grecia
erano accorsi in
aiuto di Menelao
che voleva riprendersi la
moglie e vendicarsi
della grande
offesa subita.
Agamennone,
fratello dell'offeso
Menelao e sovrano
di Sparta,
comandava i
guerrieri achei.
Ai
suoi ordini
combattevano i
più valorosi guerrieri
argivi: i due
Aiace, Diomede,
l'astuto
Ulisse e l'invulnerabile
Achille.
Anche
Priamo, che ha cinquanta figli e cinquanta figlie, dispone di validi
guerrieri, il più coraggioso è uno dei suoi tanti figli,
Ettore.
I
Troiani si chiudono nella loro città protetta da robuste mura, i
Greci la circondano e l'assediano.
La
guerra si trascina stancamente, ma a un certo punto sembra esserci
una svolta favorevole agli assediati.
L'eroe
greco Achille, infatti, si è offeso e non combatte più.
I
Troiani, guidati da Ettore, ne approfittano per tentare sortite
contro gli Achei.
Ma
Achille torna a combattere e uccide Ettore.
Malgrado
il grave colpo, i Troiani resistono e sembra impossibile conquistare
la città fortificata.
Al
furbo Ulisse viene in mente uno stratagemma.
giovedì 1 febbraio 2018
LA DESCRIZIONE 1
Le
persone le vediamo da lontano, quindi è meglio cominciare con la
CORPORATURA.
Altissimo,
alto, allampanato, di statura media, basso, minuscolo.
Scheletrico,
magro, di corporatura media, grassottello, pingue, obeso...
Mano
a mano che si avvicinaNO possiamo notare la CARNAGIONE:
può
essere di carnagione chiara, nera, olivastra, …
E,
inoltre, può essere pallido, abbronzato, paonazzo.
Possiamo
anche notare come è vestito: elegante, sportivo, dimesso,
malvestito, … e se indossa, o no, un cappello.
Quando
è abbastanza vicino si può descrivere il volto, cominciando dalla
forma del viso:
IL SACRO. 2 POLITEISMO
IL
POLITEISMO
Con
il trascorrere del tempo c'è un'evoluzione del modo di pensare. Dal
pensiero MAGICO dell'animismo si passa al pensiero RELIGIOSO.
All'inizio
ci sono tanti dei (POLITEISMO).
La
prima grande divinità fu la Terra, la GRANDE MADRE.
Un'altra
grande divinità femminile fu la Luna, dea della notte e dell'aldilà.
Solo
più tardi arrivarono le divinità maschili, la più importante delle
quali
fu
il Sole.
UNA
NOTEVOLE ECONOMIA
IL
politeismo permette di fare economia di preghiere. Il nostro
cacciatore, infatti, potrà raccomandarsi alla Madre Terra per tutte
le cose terrestri, al Sole per tutte quelle che riguardano il cielo e
alla Luna per quelle che riguardano la notte e l'aldilà.
TERRA
|
SOLE
|
LUNA
|
arco |
nuvole |
|
IL SACRO. 1 L'ANIMISMO
IL
SACRO
Scendendo
dallo scivolo il bambino si è fatto male. Ecco che, allora, si volta
verso l'attrezzo traditore e lo picchia.
Cosa
è successo? È successo
che, di fronte allo stimolo doloroso, il bambino ha creduto che lo
scivolo avesse avuto la volontà di fargli del male.
Lo
scivolo è solo un oggetto, ma la fantasia del bambino lo ha fatto
diventare un soggetto.
L'uomo
primitivo è indifeso di fronte alle forze della natura. Freddo,
pioggia, fulmini, vento, … si immagina che ogni cosa, un fiume, una
foresta, un animale, un albero, … abbiano una loro volontà e
possano quindi essergli amici o nemici. Questo modo di pensare si
chiama animismo perché
immagina che tutte le cose abbiano un'anima.
LA
GIORNATA DI UN CACCIATORE ANIMISTA
Si
è svegliato all'alba. Ha guardato il cielo e scorgendo delle nuvole
ha subito recitato una preghiera:
«Nuvole
del cielo, siate buone e non mandatemi la pioggia, se no i miei piedi
affonderanno nel fango e la mia caccia sarà difficile».
Avendo
nominato la pioggia, ha subito dovuto recitare un'altra preghiera:
«Pioggia,
pioggia, tu sei la benvenuta, perché senza di te non cresce il
grano, ma per oggi, ti prego, non venire».
Raccoglie
il suo arco e le frecce e si raccomanda a loro:
«Arco,
arco, non ti spezzare e voi frecce, andate dritto al bersaglio
e non perdetevi nella foresta».
Ha
detto foresta e subito deve implorarla:
«Foresta,
foresta, cerca di essermi amica e tieni lontani dalla mia strada
l'insidioso serpente e l'astuto giaguaro».
Il
serpente e il giaguaro sono permalosi, meglio non trascurarli:
«O
serpente, principe della foresta, tieni lontani, ti prego, i
tuoi denti velenosi dalle mie caviglie e tu , giaguaro, mio
signore, tieni lontani dalla mia schiena i tuoi artigli potenti ».
A
questo punto, poiché sta pensando agli animali, deve rivolgere una
preghiera anche alla sua preda:
«O
gazzella dalle piccole corna, ti prego, fatti trovare nella
radura e non sfuggire alle mie frecce».
Adesso
è pronto. Prima di partire alimenta il fuoco e gli rivolge
una preghiera affinché non si spenga e gli indichi da lontano la sua
capanna quando, dopo il tramonto, tornerà dalla caccia. Prega anche
la luna, perché spunti a rischiarargli il cammino e le
stelle, perché gli mostrino la direzione da prendere e il
sentiero, perché non si nasconda nell'ombra.
All'uscita
del villaggio ci sono le tombe degli antenati e il cacciatore
rivolge loro un pensiero, che gli portino fortuna.
Da
lontano sente già il rumore del fiume che dovrà guadare,
allora gli rivolge una preghiera, che non lo rapisca con la sua
corrente. Prega anche il coccodrillo, che non sia nascosto nel
canneto, pronto a ghermirlo.
È
mattino presto, ma ha già pregato un sacco di entità. Quali?
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