giovedì 1 febbraio 2018

IL SACRO. 1 L'ANIMISMO

IL SACRO
Scendendo dallo scivolo il bambino si è fatto male. Ecco che, allora, si volta verso l'attrezzo traditore e lo picchia.
Cosa è successo? È successo che, di fronte allo stimolo doloroso, il bambino ha creduto che lo scivolo avesse avuto la volontà di fargli del male.
Lo scivolo è solo un oggetto, ma la fantasia del bambino lo ha fatto diventare un soggetto.
L'uomo primitivo è indifeso di fronte alle forze della natura. Freddo, pioggia, fulmini, vento, … si immagina che ogni cosa, un fiume, una foresta, un animale, un albero, … abbiano una loro volontà e possano quindi essergli amici o nemici. Questo modo di pensare si chiama animismo perché immagina che tutte le cose abbiano un'anima.

LA GIORNATA DI UN CACCIATORE ANIMISTA
Si è svegliato all'alba. Ha guardato il cielo e scorgendo delle nuvole ha subito recitato una preghiera:
«Nuvole del cielo, siate buone e non mandatemi la pioggia, se no i miei piedi affonderanno nel fango e la mia caccia sarà difficile».
Avendo nominato la pioggia, ha subito dovuto recitare un'altra preghiera:
«Pioggia, pioggia, tu sei la benvenuta, perché senza di te non cresce il grano, ma per oggi, ti prego, non venire».
Raccoglie il suo arco e le frecce e si raccomanda a loro:
«Arco, arco, non ti spezzare e voi frecce, andate dritto al bersaglio e non perdetevi nella foresta».
Ha detto foresta e subito deve implorarla:
«Foresta, foresta, cerca di essermi amica e tieni lontani dalla mia strada l'insidioso serpente e l'astuto giaguaro».
Il serpente e il giaguaro sono permalosi, meglio non trascurarli:
«O serpente, principe della foresta, tieni lontani, ti prego, i tuoi denti velenosi dalle mie caviglie e tu , giaguaro, mio signore, tieni lontani dalla mia schiena i tuoi artigli potenti ».
A questo punto, poiché sta pensando agli animali, deve rivolgere una preghiera anche alla sua preda:
«O gazzella dalle piccole corna, ti prego, fatti trovare nella radura e non sfuggire alle mie frecce».
Adesso è pronto. Prima di partire alimenta il fuoco e gli rivolge una preghiera affinché non si spenga e gli indichi da lontano la sua capanna quando, dopo il tramonto, tornerà dalla caccia. Prega anche la luna, perché spunti a rischiarargli il cammino e le stelle, perché gli mostrino la direzione da prendere e il sentiero, perché non si nasconda nell'ombra.
All'uscita del villaggio ci sono le tombe degli antenati e il cacciatore rivolge loro un pensiero, che gli portino fortuna.
Da lontano sente già il rumore del fiume che dovrà guadare, allora gli rivolge una preghiera, che non lo rapisca con la sua corrente. Prega anche il coccodrillo, che non sia nascosto nel canneto, pronto a ghermirlo.
È mattino presto, ma ha già pregato un sacco di entità. Quali?

Nessun commento:

Posta un commento