giovedì 18 settembre 2014

i tre porcellini

Oggi voglio verificare l'attenzione attiva della classe. Racconto la storia dei tre porcellini.
I bambini hanno davanti questa scheda:
Ogni volta che sentiranno nominare uno dei nomi dovranno fare una crocetta sotto il corrispondente disegno.
Alla loro età, e soprattutto la prima volta, non è per nulla facile, dunque non mi attendo una fedele registrazione, ma un riscontro, per così dire, proporzionale: chi è nominato tante volte, chi meno, chi mai.
Il testo proposto è questo, che segue la versione originale della favola:
C'erano una volta tre porcellini che vivevano con i genitori.
I tre porcellini crebbero così in fretta che la loro madre un giorno li chiamò e disse loro: Siete troppo grandi per rimanere ancora qui. Andate a costruirvi la vostra casetta e attenti a non fare entrare il lupo, vi mangerebbe!. E così i tre fratellini se ne andarono.
Presto la strada si divise in tre parti.
Il più grande andò a sinistra. Uno dei piccoli andò a destra e quello ancor più piccolo nella via centrale.
Sulla sua strada il più piccolo dei porcellini incontrò un uomo che portava della paglia.
Per piacere, dammi un po' di paglia – disse – Voglio costruirmi una casetta.
In un lampo la costruì e pensò di essere salvo dal lupo.
Costruirò la mia casetta con il legno – disse quello di mezzo Il legno è più resistente della paglia.
Lavorò duramente tutto il giorno per costruirla, poi si disse: Adesso il lupo non mi prenderà e non mi mangerà.
Il più grande incontrò un uomo che trasportava mattoni.
Per piacere, dammi un po' di mattoni – gli disse Voglio costruirmi un solido rifugio. E l'uomo glieli diede.
Ora sono al sicuro – pensò.
Il lupo era grande e grosso e affamato e non aveva paura di nessuno, neppure del cacciatore.
Il giorno dopo arrivò alla casetta di paglia: Fammi entrare! – gridò. Ma il più piccolo dei porcellini non lo lasciò entrare.
Allora il lupo cominciò a soffiare. E sbuffava e sbuffava e dopo un po' buttò giù la casetta.
Poi se lo mangiò in un baleno.
Il giorno seguente il lupo bussò alla casetta di legno Chi è? – chiese il fratellino di mezzo.
Tuo fratello rispose il furbastro .
Ma il maialino sapeva che non si trattava del fratello e non aprì. Allora il lupo, con una spallata buttò giù la porta e se lo mangiò.
Il giorno dopo il lupo arrivò alla casetta di mattoni e gridò: Su, fammi entrare! Ma il più grande dei porcellini rispose: No, non ti farò entrare!
Il lupo soffiò, sbuffò, diede spallate e calci, ma niente da fare, quella solida casetta resisteva.
Allora, il lupo minacciò: Anche se sei il più furbo dei porcellini, scenderò per il camino e ti mangerò!
Dentro la casetta c'era una grossa pentola sopra il fuoco del camino. L'acqua stava per bollire.
Il lupo si calò dal camino.
Siccome non c'era il coperchio sulla pentola il lupo vi ruzzolò dentro e finì nell'acqua bollente.
E questa è la fine del lupo cattivo e della storia dei tre piccoli porcellini.

Il lavoro è stato poi corretto assieme alla lavagna.
Dopo l'intervallo ognuno disegna sul retro della scheda quello che ricorda della storia, questo mi serve per una prima valutazione delle capacità di comprensione globale.

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